Scalp Micro Pigmentation e Tricopigmentazione

1041

Con il termine Tricopigmentazione o Scalp Micro Pigmentation, in italiano Micro Pigmentazione dello Scalpo, si indica una disciplina che prevede la simulazione ottica del capello rasato tramite l’inserimento di una controllata e minuscola quantità di pigmento nel derma del cuoio capelluto.

Si tratta di una tecnica molto diffusa e offerta da numerosi centri estetici e cliniche specializzate nell’ambito della hair restoration. Rappresenta un complemento al trapianto di capelli, poiché permette di implementarne e migliorarne i risultati, e una valida alternativa allo stesso, qualora la chirurgia non sia possibile.

 

Le origini della tecnica

La Scalp Micro Pigmentation affonda le sue radici nella tecnica del tatuaggio. Naturalmente le due tecniche sono molto diverse per quanto riguarda la profondità in cui il tecnico lavora, il pigmento inserito nel derma, le strumentazioni utilizzate, le manovre eseguite con il manipolo, ecc. Tuttavia il principio che sta alla base delle due procedure è simile: in entrambi i casi, l’obiettivo è la pigmentazione della pelle realizzata con l’ausilio di aghi.

Accenni alla SMP che conosciamo noi oggi, risalgono ai primi anni ’70 del Novecento. I risultati ottenuti in quel periodo, però, erano poco soddisfacenti e fu necessario attendere sino al 2002 per ricevere le prime testimonianze positive ad opera di un’azienda britannica.

Nel 2006, i primi operatori iniziarono a pubblicizzare e commercializzare la tecnica, che vide, nel giro di pochi anni, grande diffusione in tutto il mondo.

 

L’evoluzione della SMP: Tricopigmentazione

La Tricopigmentazione rappresenta l’evoluzione temporanea della Scalp Micro Pigmentation. Si tratta di una tecnica apprezzata dai pazienti, in quanto rappresenta una soluzione non invasiva e non chirurgica al trapianto di capelli, che offre la libertà di modificare il proprio aspetto nel corso del tempo, e dai chirurghi in quanto dona valore aggiunto al loro operato.

 

L’importanza della temporaneità

La Tricopigmentazione differisce dalla versione classica di Scalp Micro Pigmentation per la sua dimensione di bio-riassorbibilità. Il risultato ottenuto dal tecnico specializzato svanisce completamente a livello ottico dopo circa 2-3 anni. La durata dipende da diversi fattori quali:

  • Caratteristiche della pelle;
  • Capacità di assorbimento del sistema immunitario;
  • Quantità di pigmento inserito e di sedute eseguite;
  • Abitudini del paziente;

Le principali ragioni che hanno portato alla scelta di un trattamento temporaneo sono:

  • Il cambiamento dei tratti morfologici di ogni individuo: i tratti del nostro volto non rimangono invariati nel tempo. Una linea frontale adatta a un ragazzo di 20 anni, può risultare del tutto innaturale quando lo stesso uomo avrà 60 anni.
  • Il fisiologico processo di incanutimento cui siamo soggetti: i capelli diventano bianchi e il pigmento permanente non varia quando questo accade.
  • Il decorso della calvizie: è molto probabile e frequente che la calvizie peggiori gradualmente nel corso del tempo. Il trattamento di pigmentazione deve adattarsi al cambiamento.

Il desiderio del paziente di volere modificare il proprio aspetto: la Tricopigmentazione temporanea offre la possibilità di cambiare il proprio look in ogni fase della propria vita.

 

Il pigmento è davvero temporaneo?

Milena Lardì, direttore tecnico Beauty Medical di Milano, inventrice del suo protocollo di lavoro ci spiega: “Il pigmento da Tricopigmentazione è bio-compatibile. Viene completamente assorbito dal sistema immunitario ed espulso dall’organismo.

Questo processo di scomparsa è possibile poiché questo pigmento è composto da particelle, le cui dimensioni sono inferiori rispetto a quella dei macrofagi del sistema immunitario. Questi ultimi sono quindi in grado di assorbire le polveri ed espellerle.”

Per maggiori informazioni sulla tricopigmentazione di Milena Lardì: https://beautymedical.it/tricopigmentazione/

 

Effetti ottenibili e soluzioni applicabili

La Tricopigmentazione vede una vasta gamma di applicazioni. In linea generale, la tecnica può essere utilizzata in tutte quelle condizioni di deficit pilifero in cui è necessario camuffare zone glabre dello scalpo.

 

Più nello specifico:

  • Alopecia androgenetica (calvizie comune maschile e femminile);
  • Alopecia totale;
  • Alopecia areata;
  • Pre e post trapianto di capelli;
  • In seguito alla rimozione di una protesi capillare;
  • Camouflage di cicatrici da trapianto di capelli, chirurgia alla testa o trauma.

 

Gli effetti ottenibili con la tricopigmentazione

  • Trattamento con effetto rasato: necessario nei casi in cui la densità residua non sia sufficiente per eseguire un trattamento con i capelli lunghi. Rappresenta, di conseguenza, l’unica opzione possibile nei casi di alopecia areata e totale, e una possibilità invece in presenza di calvizie o nel caso in cui un trapianto di capelli sia mal riuscito.
  • Trattamento con effetto densità: eseguito con i capelli lunghi. Ideale per i pazienti che presentano una densità buona sul cuoio capelluto e che desiderano coprire le trasparenze che rendono visibile lo scalpo, in modo che la chioma risulti più folta. Questa tecnica è spesso utilizzata dalle cliniche specializzate nel trapianto di capelli per integrare il risultato ottenuto con la chirurgia.
  • Camouflage delle cicatrici: è possibile camuffare otticamente le cicatrici causate da trapianto FUE e Strip, da altri interventi chirurgici che interessano la zona dello scalpo, e da trauma.

Dalla varietà di opzioni proposte, si evince quanto sia importante analizzare ogni caso per comprendere quale sia la scelta migliore per il paziente.

Particolare attenzione deve essere posta sulla scelta di un trattamento con capello lungo, poiché è necessario comprendere quale sia l’evolversi della condizione di caduta dei capelli. Seppur temporaneo, il trattamento è visibile per un arco di tempo di circa due anni. Eseguire una procedura con effetto densità, tentando di saturare la pelle il più possibile per eliminare le trasparenze del cuoio capelluto, implica che i capelli non possano essere accorciati nel breve periodo dal paziente.

Questo effetto, quindi , è possibile solo se si è certi che per i due anni seguenti al trattamento il paziente non accorci i capelli e non li perda. Si sconsiglia, pertanto, di eseguirlo su pazienti molto giovani, la cui condizione è soggetta a cambiamenti rapidi. Candidati ideali sono invece pazienti che si sono sottoposti a un trapianto ben riuscito, i cui capelli non cadranno più, o individui il cui diradamento è ben stabilizzato, o che assumono farmaci contro la caduta dei capelli, in cui la terapia si stia dimostrando efficace.

 

Come si svolge il trattamento

Il trattamento di Tricopigmentazione si svolge generalmente in più sedute in modo da dare la possibilità alla pelle di trattenere il pigmento. Si hanno delle sedute iniziali di costruzione e una seduta di controllo e ritocco a distanza di almeno un mese.

In questo modo, durante le quattro settimane di attesa, la pelle ha la possibilità di eseguire un turnover cellulare completo e il risultato sarà obiettivamente valutabile dal tecnico.

Il follow-up consiste nell’esecuzione di trattamenti di mantenimento annuali, durante i quali il tecnico ha il compito di omogeneizzare il risultato, concentrandosi sulle zone in cui il pigmento è stato maggiormente assorbito dal sistema immunitario, e apportando eventuali modifiche richieste dal paziente.

 

Periodo di convalescenza ed effetti collaterali

Il pigmento specifico da Tricopigmentazione è sviluppato in laboratorio in modo che sia privo di effetti collaterali.

Non è necessaria alcuna convalescenza dopo il trattamento. In caso di pelle sensibile, è possibile che si verifichi del leggero rossore a seguito delle sedute. Questo si può protrarre per circa 24 ore, per poi scemare completamente.

Il paziente può comunque tornare alla propria dimensione sociale e lavorativa immediatamente.

 

Una tecnica in costante sviluppo

La pigmentazione dello scalpo, sia nella sua versione permanente sia in quella temporanea, sta vivendo uno sviluppo costante. Nascono continuamente nuove tecniche per far fronte alle richieste di un panorama complesso e ampio come quello della hair restoration.

Dato il grande riscontro da parte del pubblico, sono sempre di più i centri che decidono di offrire questo servizio. Tuttavia non sempre la qualità dei trattamenti è eccellente, e anzi, molto spesso, ci si trova di fronte a veri e propri danni estetici.

In alcuni casi, sarà possibile eseguire sedute di correzione, in altri, invece, l’unica soluzione è offerta dal laser, proprio come avviene per il tatuaggio artistico.

 

Qui di seguito un video della clinica HIS che promuove la sua tecnica di micropigmentazione permanente.