Trapianto di capelli. Come funziona?

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Il trapianto di capelli è una tecnica chirurgica che permette di rinfoltire zone dello scalpo caratterizzate da calvizie o diradamento. Indicato anche con il termine “autotrapianto”, consiste nella rimozione di follicoli piliferi vitali dalla zona occipitale dello scalpo, definita area donante o donatrice, e nel loro innesto nelle zone glabre dello scalpo, nella cosiddetta area ricevente. I follicoli vitali sono quindi sempre prelevati dal paziente stesso.

Ciò è possibile data la natura dell’alopecia androgenetica, la forma di caduta di capelli più comune al mondo, che colpisce con gravità differenti l’intero scalpo ad eccezione della “corona” di capelli nella zona occipitale e temporale del cuoio capelluto.

Il trapianto di capelli rappresenta l’unica soluzione definitiva e risolutiva della calvizie comune.

 

La storia del trapianto di capelli

Le prime testimonianze risalgono al diciottesimo secolo, sebbene non si disponga di studi e risultati concreti.

In Giappone, negli anni ‘40 del Novecento, nel tentativo di coprire le ustioni e le cicatrici causate dai violenti scontri della seconda guerra mondiale, si realizzano i primi veri trapianti di capelli.

Proprio a causa della guerra, per diversi anni li trapianto non trova diffusione nel resto del mondo e la sua sperimentazione si limita al Giappone.

Solo alla fine degli anni ’60, si eseguì il primo trapianto di capelli nel mondo occidentale.

Naturalmente, i primi risultati erano poco soddisfacenti, si otteneva, troppo spesso, il cosiddetto effetto “bambola”. Nel corso del tempo le tecniche hanno vissuto una costante evoluzione e oggigiorno, se il trapianto è eseguito da un chirurgo esperto e accuratamente formato è possibile ottenere risultati completamente naturali.

 

Tecniche di trapianto di capelli attuali

Al giorno d’oggi, le tecniche utilizzate dai chirurghi della calvizie sono le seguenti:

  • Trapianto Strip o FUT (Follicular Unit Transplantation): il chirurgo preleva una losanga di pelle di lunghezza variabile dalla zona donatrice che viene poi accuratamente sezionata al microscopio per ottenere le singole unità follicolari che saranno innestate in siti precedentemente creati in zona ricevente.

Si tratta di una tecnica che permette di ottenere grandi quantità di graft (si parla di mega-sessions) e che, se eseguita da mani esperte, porta alla formazione di una cicatrice ben nascosta dai capelli circostanti e non inficia la possibilità di un eventuale ulteriore trapianto.

  • Trapianto FUE (Follicular Unit Extraction): tecnica sempre più richiesta dal pubblico poiché non porta alla formazione di cicatrici di forma allungata, il metodo di estrazione FUE prevede il prelievo delle singole unità follicolari direttamente dal cuoio capelluto tramite l’ausilio di strumenti specifici definiti punch. Le fasi seguenti del trapianto coincidono con quelle del metodo Strip: le unità sono ripulite e innestate in zona ricevente.

Inizialmente, il metodo di estrazione FUE consentiva di ottenere un numero limitato di graft. Tuttavia, con lo sviluppo di nuovi punch, i migliori chirurghi della calvizie sono in grado di ottenere gli stessi risultati ottenibili con il metodo Strip.

 

BHT (Body Hair Transplant)

Generalmente, il trapianto si realizza attingendo al cuoio capelluto. Tuttavia, nei casi in cui i follicoli piliferi dell’area donatrice non siano sufficienti, è possibile procedere con l’estrazione da altre zone del corpo, quali braccia, gambe, addome, petto, schiena, avambracci o barba.

Sono necessarie estreme abilità tecniche per ottenere risultati naturali. Generalmente gli esperti sconsigliano l’utilizzo dei peli corporei per la ricostruzione della hair line (linea frontale) o per il riempimento di una zona completamente glabra.

La tecnica di BHT deriva dalla FUE e semplicemente prevede un’estensione dell’area donatrice all’intero corpo.

Il BHT offre nuove possibilità per quei pazienti che presentano un’area donatrice danneggiata da trapianti precedentemente realizzati da chirurghi inesperti o a causa dell’utilizzo di tecniche obsolete.

I peli del corpo presentano caratteristiche differenti rispetto ai capelli, e il loro ciclo di vita non coincide con quello dei follicoli del cuoio capelluto. Alcuni esperti sostengono che, una volta innestati nel cuoio capelluto, siano in grado di cambiare le proprie caratteristiche somigliando sempre di più ai capelli circostanti. Il dibattito è ancora aperto e non vi sono ancora studi scientifici a sostegno della tesi.